L’Averrhoa carambola, appartenente alla Famiglia delle Oxalidaceae, è un albero originario dello Sri Lanka, dell’India e delle Isole Molucche; diffuso in tutto il Sud-est asiatico, viene coltivato anche in Brasile, Ghana, Guyana e nella Polinesia francese. Il frutto (carambola) ha un bel colore di colore giallo-arancio, e si riconosce facilmente per la sezione a stella a cinque punte.
Il frutto (Carambola o Star-fruit), a maturazione ottimale, ha un bel color giallo-arancio. Nei luoghi di origine viene consumato anche verde, spremuto nelle pietanze come un limone o a fette nelle insalate. Il gusto della carambola è un misto di diversi frutti, come limone, ananas, prugna.
Esistono due varietà di carambola: a frutto acido e dolce; quest’ultimo è esportato in Italia, specie nel periodo natalizio. Grazie alla sua forma originale, viene impiegato come guarnimento in pasticceria e nelle preparazione di bevande dal gusto esotico. Prelibati sono i liquori che si distillano dal succo di carambola, mentre la polpa può anche essere trasformata in canditi.
Contiene fenoli e flavonoidi quali acido gallico, catechina, epicatechina e proantociandine e ha trovato impiego nella medicina tradizionale per il trattamento di alcuni stati patologici, come cefalea, nausea, tosse, insonnia, ipertensione e diabete.
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